La campana di vetro

Ai (06/03/2019) - Voto: 5/5
Libro meraviglioso. Uno dei miei preferiti, davvero. Questo non è solo un libro, è un sentimento che prende forma su carta. È fantastico, ti toglie il respiro e ti strappa il cuore. È un'esperienza indimenticabile. La Plath era una grande poetessa e scrittrice.
ester (23/09/2018) - Voto: 5/5
Senza dubbio uno dei libri più autentici mai scritti. Sylvia attraverso Esther ci descrive la sua malattia, la sua sofferenza senza mai vacillare nella scrittura, che rimane sempre forte e ferma anche nei momenti più dolorosi
angela (21/09/2018) - Voto: 2/5
Non sono riuscita a finirlo, è alquanto noioso e angosciante.
margherita (20/09/2018) - Voto: 5/5
E' un mondo cinico quello descritto ne "La campagna di vetro" ed i suoi abitanti appaiono per la maggior parte predatori. Nel suo personale, forse in parte autobiografico, ritratto della società statunitense degli anni '60, Sylvia Plath ricrea quello che forse è stato il universo personale soffocante, opprimente, claustrofobico, indotto da una realtà che procede e va avanti trascinando dietro sé tutto ciò che incontra sul suo cammino. Esther, la nostra protagonista è troppo fragile per respirarvici. La nostra contro-eroina fa parte di quelle tante anime del mondo nate "storte", o semplicemente pure e sincere, dotate di una sensibilità che le rende inadatte al mondo crudele e distruttore in cui viviamo. La storia di questa giovane donna ci cattura perchè ha il potere di turbare mentre cerchiamo di capire quale possa essere la ragione del suo malessere. Un precoce lasciarsi andare perchè è meglio fingersi pazzi piuttosto che restare in una realtà odiata. Ho apprezzato questo racconto perchè si legge il coraggio di ammettere le proprie fragilità. Se amate le letture introspettive e psicologiche, questa è un'indagine nel malessere umano.
Kirù (20/09/2018) - Voto: 2/5
Non sono riuscita ad apprezzare quest'opera, la vedo come un diario sempliciotto che niente aggiunge e nulla toglie alla nostra conoscenza e sensibilità. Certo, la sua uscita sul mercato all'epoca destò scalpore, perché per la prima volta si parlò in maniera più o meno aperta di certi argomenti, ma per un contemporaneo resta poco interessante, a mio avviso ovvio. Per quanto lo contestualizzi, non riesco a farmelo piacere neanche a livello stilistico, arido e sciatto, senza nessun tipo di verve. Chissà, forse la poesia resta il suo ambito migliore, ma non posso fornire un giudizio in merito non avendo letto nulla di suo.