Pedro (25/08/2021) - Voto: 3/5

Il tema caldo delle foibe ha un suo contraltare in questo volume. E' sicuramente un ottimo libro. Unica cosa gli fa difetto l'appartenenza ideologica dello scrittore che purtroppo non aiuta ad apprezzare il profilo innovativo del libro.

Ivan Solinas (07/07/2021) - Voto: 5/5

Libro oggetto di ampio dibattito perché capace di affrontare una delle pagine più controverse e traumatiche della storia d'Italia del '900, in relazione ai territori oggi sloveni e croati. Un testo che ha il coraggio di porre l'attenzione su fatti ed eventi spesso oggetto di politicizzazione, con i quali la nostra cultura non ha ancora del tutto chiuso i conti e approfondito le reciproche responsabilità tra le varie parti coinvolte, in primis quelle di parte italiana.

gheorghio (06/07/2021) - Voto: 5/5

Come ha osservato Bruno Maida, un libro di questo genere in un paese capace di essere onesto col suo passato, non sarebbe mai stato scritto. Al contrario, il nostro paese tira e stira la storia, la confonde volutamente con la memoria, che poi distorce, facendola diventare una storia ufficiale indiscutibile. Purtroppo mal raccontata. Gobetti altro non fa che opera di storico: esamina i fatti, i documenti e le ricostruzioni e poi li confronta in modo spassionato con la storia ufficiale. Ne viene un'opera che ricostruisce la vicenda delle foibe per ciò che sono state, in una prosa storica lucida, sorvegliata e chiara. Probabilmente è proprio il fatto che l'autore faccia opera di storia e rifiuti di assecondare la memoria a rendere il suo libro indigesto a molti.

lauretta (14/05/2021) - Voto: 5/5

Con un linguaggio chiaro ed accessibile, l'autore riesce a esporre con grande efficacia gli avvenimenti relativi alle vicende che hanno interessato il confine italo-jugoslavo durante la Seconda guerra mondiale, contestualizzando i fatti nel panorama europeo e restituendo loro la corretta complessità. Il libro si struttura in nove brevi capitoli, ciascuno dedicato a un luogo comune diffuso presso l'opinione pubblica che viene esposto e successivamente confutato alla luce dei dati emersi dalla ricerca storiografica. Uno dei pregi del volume, oltre alla chiarezza di linguaggio e alla piacevolezza di lettura, è infatti l'eccellente capacità di fornire argomentazioni puntuali e convincenti all'interno di un discorso organico. Nonostante ciascun capitolo affronti un tema diverso, si può riconoscere una struttura espositiva che accomuna tutte le parti del libro e lo rende una sorta di breve monografia sull'argomento.

Plasenti A. (13/05/2021) - Voto: 3/5

Che sia un libro divisivo è fuori di dubbio. Il libro è storicamente corretto e coerente, ben documentario e chiaro. Non è di certo, è non vuole esserlo, un libro esaustivo sull'argomento. È piuttosto un'introduzione seria e contestualizzata dell'argomento. Come dice lo stesso autore è un libercolo utile piuttosto a chi non sa nulla dell'argomento. Offre molti spunti di approfondimento. L'operazione rimane tuttavia a mezza strada: ci sono, sparse qua e là delle semplificazioni eccessive che puntano il dito, par amor di sintesi, solo sul principale attore in gioco facendo passare il concetto che quello fosse l'unico rilevante. Questo può far saltare sulla sedia chi ha opinioni (e se di opinioni si parla allora la ricostruzione storica lascia il tempo che trova) opposte. Essendo un testo divulgativo, trovo che sarebbe stato più utile smussare alcuni giudizi, in modo tale che qualcuno non li tacci di valutazioni arbitrarie. In conclusione, un buon libro utile per introdurre questo argomento e la sua complessità.