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I fratelli Karamazov
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Giovanni
(08/02/2017) -
Voto: 5/5
Davanti al l'immensità di quest'opera, è bene cominciare finalmente a frequentare il silenzio.
Luca Rossi
(26/06/2014) -
Voto: 5/5
Il miglior libro che abbia mai letto. Non lasciatevi spaventare dalla lunghezza del tomo: le pagine scorrono, lasciando il lettore immerso nella narrazione. Sebbene la trama sia abbastanza intricata, quel che è tanto più affascinante quanto più interessante è notare come essa sia lo spunto per dare l'avvio a riflessioni più ampie sull'animo umano, sul problema religioso, sul rapporto uomo-Dio. È un vero e proprio manuale di introspezione psicologica: l'opera è incentrata sui dialoghi e l'autore non mette mai in bocca parole ai personaggi senza descrivere i sentimenti che essi provano nel pronunciarle; egli scava la psicologia umana fin nelle sue parti più recondite, fino alla ricerca dei pensieri di un omicida, di un folle, di un malato. Interessanti a mio avviso anche la parte finale del libro in cui quest' ultimo sembra diventare un giallo nel processo in seguito all'uccisione di Fedor Pavlovic e la presenza di alcuni "racconti nel racconto", come la vicenda di Iljusa o l'agiografia dello starec Zosima. Che dire poi del capitolo "Il grande Inquisitore"? È l'apoteosi dell'autore, l'acme della sua speculazione filosofico-religiosa. Insomma: lettura consigliatissima.
Luca Deiana
(22/03/2014) -
Voto: 5/5
Uno dei migliori libri che abbia mai letto. Una trama semplice usata come terreno per esprimere tutta la filosofia di dostoevskij. Epocale
MARA REGONASCHI
(10/10/2013) -
Voto: 5/5
Stupendo. Si leggono oltre mille pagine ma non si vorrebbe finissero mai, soprattutto.... così incompiute.... Si comprende peraltro perché Tolstoj rosicasse così tanto.... Dostoevskij over all!
Euge
(06/10/2013) -
Voto: 5/5
È probabilmente uno dei più bei libri di ogni tempo. E definirlo romanzo è riduttivo. Può piacere a tutti, perché c'è praticamente ogni genere: romanzo giallo, sociale, di formazione, teologico, analisi giurisprudenziale. È pesante, e forse poteva essere qualche centinaio di pagine più corto, ma vi assicuro: tenete duro e arrivate fino alla fine, che ne vale la pena. Nel "Grande inquisitore" trova posto un'interessantissima analisi della storia dell'umanità, perfettamente contestualizzata. E non mancano diversi momenti di ilarità. Ma lo sconsiglierei a chi non ha mai letto niente di FD. In ordine: il giocatore, l'idiota, delitto e castigo, e infine questo. SENNò, SE Lo si legge per primo, si rischia di abbandonarlo subito e ridurre FD solo a un autore logorroico.
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