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I fratelli Karamazov
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paolo
(04/06/2012) -
Voto: 5/5
Romanzo dichiaratamente "testamentario", in cui l'autore dispiega e riassume tutta la sua visione umana, filosofica ed anche sociale (è falso che D. non fosse interessato agli spetti ed ai mutamenti sociali del suo tempo). Quasi un'"enciclopedia" dostoevskjiana da consigliare più a chi per la prima volta si avvicini a questo irraggiungibile genio che non a chi già ne conosca l'opera. La capacità di addentrarsi e discendere negli anfratti più profondi dell'animo umano ne fa un autore di una modernita' sorprendente quanto indiscutibile, e la "prolissità" di cui qualcuno lo accusa è integralmente funzionale al racconto quindi, di fatto, non è.
Annarita
(18/03/2012) -
Voto: 4/5
Che dire di questo libro ritenuto il Libro? Non è un semplice romanzo, è molto di più. E' il tema di grandi capolavori: l'eliminazione del padre per il possesso della donna/madre. E' forse la summa della riflessione religiosa dell'autore, la trattazione dei massimi sistemi nei dialoghi tra Alioscia e Ivan. Quattro fratelli ciascuno "grande" a suo modo. Alioscia, il buono, il mediatore, colui che sa leggere nel cuore degli altri, il "portatore" dell'amore universale, l'uomo che è capace di accettare il male perché sa che non è mai disgiunto dal bene; Ivan, l'intellettuale, il filosofo, l'uomo che cerca la verità assoluta, che cerca rifugio al dolore nella sua cinica e sublime capacità di speculazione intellettuale e che finirà vittima del proprio nichilismo; Mitja, capace dei più potenti eccessi, violento e appassionato, dilaniato da enormi contraddizioni interiori, preda di febbricitanti fobie, ossessionato dalla figura paterna e dal bisogno di possedere una donna, di contenderla al padre. Quattro fratelli, il quarto è l'illegittimo, Smerdjakov, epilettico e servo nella casa paterna, emulatore e rivale di Ivan. Anche le figure femminili sono ricche di sfaccettature, capaci di dedizione totale e al contempo di vendetta cieca, mutevoli e capricciose, altere e fragili. Dostoevskji tratteggia personaggi grandiosi, caratteri psicologici notevoli che rispecchiano efficacemente l'anima russa, l'impeto, la passione, la vivacità spirituale e la lacerazione dell'anima. Un romanzo molto bello, con capitoli tra i più elevati della letteratura, passaggi di rara e profonda bellezza e significato, eppure a tratti ripetitivo e noioso. Con un linguaggio teatrale e ampolloso, a volte ridondante.
Pierluigi
(15/03/2012) -
Voto: 5/5
Il più grande romanzo mai scritto. Di una bellezza sublime. Una lettura che coinvilge.
Giuseppe Paganelli
(16/04/2011) -
Voto: 5/5
Assoluto, immenso. Un'opera d'arte come i Karamazov oltrepassa i limiti del tempo. E' di un'attualità spiazzante, come se fosse stato scritto ieri sera. Incredibile il monologo dell'inquisitore. Ho letto tutto quello che ha scritto il maestro Dostoevskij; i Karamazov è stato l'ultimo. E' uno di quei libri di cui avverti la nostalgia ancor prima di averlo concluso. Credo che lo rileggerò, non so quando e per quante volte, ma di certo lo rileggerò...
fabio s
(31/03/2011) -
Voto: 5/5
un capolavoro! ogni personaggio è una persona con un suo carattere ed una sua vita "reale".
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