I fratelli Karamazov

stefano (25/09/2008) - Voto: 3/5
tra tutto ciò che contiene questo libro c'è anche un romanzo, ma è una parte quas insinificante. è errato affrontare i karamazov cme un romanzo. questo libro (pare) sia la summa del pensiero soprattutto religioso di dosto. una trama riassumibile in poche righe applicata ad un tomo di 1000 pagine non può essere classificato come romanzo. da leggere quando si cerca qualcosa di diverso da una storia.
Paolo Giuseppe Mazzarello (01/09/2008) - Voto: 5/5
Come un tempo per la nazionale calcistica, a molti sarà capitato con la fantasia di comporre la formazione. Un passo oltre, e con la fantasia si compongono i programmi per la scuola. Obbligatorio per tutti, "Edipo Re" di Sofocle. Obbligatorio per i maschi, "I Fratelli Karamazov" di Dostoevskij. Come si fà ad acquisire le prerogative migliori se queste mancano al padre ? Sfido che l'ultimo romanzo di Dostoevskij abbia avuto una genesi così sofferta, avanzando anche il dubbio che non possa considerarsi compiuto. "Cosa vive a fare un uomo simile ?" chiede candidamente più che crudelmente Dimitrij. Sembra di sentirlo continuare così: "Ed io che avrei proprio bisogno di essere un uomo come si deve". Ivàn se la cava arroccandosi nella condizione borghese, sembra già di vederlo fare carriera nella rivoluzione. Sempre che non opti per il manicomio,ed ammesso che vi sia molta differenza. Aleksèj farà il predicatore laico dopo avere sposato una mezza deficiente, ma l'importante è che non lo sia lui deficiente. E sì, perchè gli altri due sono talmente rinunciatari che il peso dell'eredità grava proprio e solo sulle sue spalle. Lo Stàrez Zosima lo congeda dal clero perchè Alioscia consegna al maestro terreno un monopolio che un buon religioso deve lasciare all'Onnipotente. Smerdiakòv, promuoviamolo un pò fratello a tutti gli effetti, fa già il killer ma non è che difetti di buone ragioni per un movente. Altrimenti si attribuisce troppa importanza a quella teoria riassunta nel pensiero di Ivàn: "Dio non esiste e quindi si può uccidere". Il padre Fiodor Pavlovic Karamazov non esiste, ed a qualcuno può venire in mente di ucciderlo. Potremmo emendare così l'assunto e lasciare qualche spazio alle donne. Se all'epoca Dostoevskij non avesse già scritto "Delitto e Castigo" se ne potrebbe trovare una lì. Quella sì che se ne intende di amore, parliamo di Sonja, e se suo padre è quello che è almeno lei ha una madre. Ma c'è il Padreterno, e viene bene anche per Raskolnikov che è reduce da un delitto speculare a questo nell'inutilità.
Angelo 48 (10/07/2008) - Voto: 5/5
Pietra miliare della letteratura di ogni tempo. Romanzo imprescindibile per chiunque voglia costruirsi un metro critico di valutazione adeguato del valore letterario di ciò che si legge. Lo spessore drammatico dei protagonisti di questo monumentale capolavoro testimonia della profonda conoscenza dell'Autore degli aspetti più profondi, complessi e misteriosi della natura umana.
mat (08/07/2008) - Voto: 5/5
CAPOLAVORO assoluto dela letteratura . . . se si da 5 ai Karamazov non si dovrebbe dare mai più di 4 ad altri grandi lavori. . .A mio parere il più bel libro di tutti i tempi , insuperabile e unico .In un unico libro ne sono racchiusi innumerevoli quanto a ricchezza di personaggi contenuti, e spunti di riflessione. Da leggere e consigliare a tutti
Fabrizio (16/04/2008) - Voto: 5/5
Uno dei livelli più alti della letteratura. Bello, immenso, profondo, complesso. ogni pagina è puro pensiero. difficile e lungo, ma alla fine vorresti che non finisse.