Sangue marcio

Alessandro (30/06/2025) - Voto: 5/5
Un romanzo (il primo di Manzini, ora rieditato) duro, crudo, ai limiti del disturbante. Che scava con lucidità nei recessi insondabili dell’ animo umano, senza sconti o infingimenti. Una storia potente, ben costruita, che lascia poco spazio all’immaginazione, con personaggi credibili nella loro disperata, e disperante, fragilità. Un Manzini che non ti aspetti, ma che già mostra i prodromi della sua creazione più brillante, il vicequestore Rocco Schiavone.
Loredana (28/06/2025) - Voto: 5/5
Schiavone non c'entra.. Finalmente viene rieditato uno dei primi libri di Manzini Un libro che è duro, una lama Sicuramente il migliore di Manzini Un libro da leggere
Ciro D'Onofrio (26/06/2025) - Voto: 5/5
Dopo vent’anni è ripubblicato Sangue Marcio, primo romanzo di Antonio Manzini, che al tempo non avevo letto, e subito si riconosce il talento brillante dell’autore che farà poi tanta meritata fortuna. Rispetto alle creazioni successive di Manzini questa storia si rivela un po' più acerba ma dalla scrittura pungente, concitata, coinvolgente, il lettore è stregato e si ritrova a leggere questo libro in pochi giorni e col rammarico di averlo concluso velocemente. Un giallo dalla ottima tensione, in cui è facile prevedere la soluzione che però non intacca e svilisce il pregio della storia che si accompagna sempre da un’atmosfera malinconica e da personaggi descritti con cura ed attenzione, Piero e Massimo, fratelli così diversi quanto speculari, teneri e tragici. Si ritorna volentieri al passato riscoprendo il primo Manzini che non tradirà le grandi aspettative che lo attendono.