Nel blu tra il cielo e il mare

clare (19/05/2017) - Voto: 4/5
Bella saga familiare, scritta con poesia, dove si intrecciano vicende d'amore, di politica, di guerra e un pizzico di magia. Nazmiyeh è uno dei personaggi femminili più belli che abbia mai incontrato in un libro. Sicuramente leggerò altri libri di quest autrice.
Chiara (17/06/2015) - Voto: 4/5
Dopo essere stata incantata dalla vicenda di "Ogni mattina a Jenin", precedente romanzo della stessa autrice, sono stata soddisfatta di constatare che anche questo è un libro veramente ben scritto e avvincente, ti prende e ti conduce in un luogo magico e affascinante come quello della Palestina, mostrandoti un mondo pieno di vita e di colore anche dove il male della guerra sembra avere segnato i destini di tutti. Consigliatissimo!
Lupo '58 (13/06/2015) - Voto: 4/5
E' il secondo libro che leggo di questa autrice palestinese e devo dire che il suo modo di scrivere mi piace decisamente. Come nel caso di "Ogni mattina a Jenin", anche questo romanzo é una saga familiare, con una connotazione un po' più "mistica" rispetto al precedente, in cui giostrano molti personaggi, tutti caratterizzati benissimo dalla Abulhawa. Il romanzo ci immerge ancora una volta nel clima dei territori occupati, invitando chi legge a riflettere una volta di più sul tema della Questione Palestinese. Decisamente bello, a tratti poetico, anche se, a mio parere, non raggiunge i vertici di intensità narrativa del primo romanzo. In ogni caso, da leggere.
Marco (13/04/2015) - Voto: 4/5
Un libro che consiglio vivamente per chi vuole approfondire il tema dei territori occupati. Israele non ne esce per niente bene come pure gli stati unti. Un libro che molstra la forza dei palestinesi a tenere ed andare duro. Raccontato in modo molto scorrevole.
Federica (23/03/2015) - Voto: 4/5
Forse non è un capolavoro come "Ogni mattina a Jenin" ma anche questo libro della Abulhawa mi ha preso molto. La costruzione è originale e più si va avanti e più la storia coinvolge. Personalmente, l'ho trovato intenso ma forse un po' pesante. Troppi "ingredienti"? Non lo so. In ogni caso, sono stata contenta di averlo letto - ne vale la pena - ma anche di averlo finito.