La donna nel pozzo

SIMO1311 (10/03/2025) - Voto: 3/5
Lettura sempre piacevole ma sicuramente al di sotto delle mie aspettative. Preferisco di gran lunga i suoi romanzi con Strega e la sua squadra. Questa volta mi ha un po' urtato l'uso del romanesco e la storia di Calvino che evapora nel nulla.....
Alba (10/02/2025) - Voto: 5/5
Lettura piacevole ma non indimenticabile. Anche a me ha infastidito l'abuso del romanesco sulla bocca poi di uno scrittore premio Strega. Inoltre ho trovato inverosimile attribuire tutta questa fama e notorietà a un premio Strega, quando in Italia la stragrande maggioranza della popolazione credo non sappia nemmeno dell'esistenza dell'evento. Darò comunque un'altra possibilità a Pulixi, anche perché ho apprezzato la dedica al mio adorato Manzini
NICK STREGOTTO (18/12/2024) - Voto: 4/5
Tenere alta la testa non è semplice quando si scrive tanto e si pubblicano tanti libri. Lo scivolone è dietro l'angolo. Pulixi ha il grande potere di crescere prova dopo prova. Credo causi dipendenza letteraria. Le prove non mancano. In questa ultima storia la coppia di protagonisti è particolare e in qualche modo complementare. Uno scrittore con la crisi della pagina bianca, ex premio Strega, e un ghost-writer con un cognome pesante: Ermes Calvino. Nessuna parentela con Italo, eppure, l'editore truffaldino per cui lavora non fa nulla per chiarire l'equivoco. La trama scorre in un cosy crime con molti momenti di commedia e altri passaggi più crime. La cosa che stona è l'uso e l'abuso della parlata romanesca. Sarebbe stata plausibile e accettabile in bocca dell'editore, ma se la spalmi ovunque, anche sulla bocca dei due protagonisti e in quella di altri comprimari (vedi la sorella di Ermes), il tutto diventa eccessivo e vagamente macchiettistico. Peccato. Sono scelte "estetiche" e di forma un po' troppo "spinte" per il mio umile parere. Anche la risoluzione del mistero è un po' frettolosa - soprattutto tenendo conto della lunga fase preparatoria che porterà i nostri eroi in Sardegna dopo una "chiamata" inattesa. Bene quindi, ma con qualche bullone da avvitare meglio. Ps. ottima la parte ambientata nelle terme di Sardara.
Monia P. (12/12/2024) - Voto: 2/5
Ho trovato la storia affascinante e veloce nella lettura. Quello che mi ha particolarmente infastidita sono stati i discorsi diretti in dialetto romano, che personalmente ho trovato inutili e di nessun valore aggiunto al racconto, anzi. Sinceramente da romana mi sono vergognata nel leggere. Confido che in un eventuale sequel, lo scrittore si ravveda.
Rosy47 (30/11/2024) - Voto: 5/5
Lo sto leggendo. È la vera tragica uccisione di Gisella Orru' rimasta impunita, un omaggio a questa povera creatura senza giustizia. Mi piace molto e anche se in modo romanzato - com'è giusto che sia - è commovente che lo scrittore l'abbia ricordata. Complimenti e grazie.