L' anniversario

Talisie (16/08/2025) - Voto: 3/5
É rappresentata in queste pagine la “banalità del male “ familiare, perché c’è anche quella purtroppo che alligna tra le persone che più dovrebbero essere legate da fili d’amore. Facile indignarsi perché a quella tirannide non si oppone una ribellione coraggiosa e indomita, ma non è il caso: è complesso recidere i tentacoli subdoli e velenosi del rapporto con i genitori e spesso è più doloroso che continuare nella finzione e nell’autoinganno. Il libro è intenso, ma a volte ripetitivo, concentrato sulle sensazioni dell’autore e poco materiato da eventi che scientemente il protagonista si rifiuta di raccontare e che invece avrebbero irrobustito e reso più varia la trama.
FRANCESCA (11/08/2025) - Voto: 5/5
Ho letto con grande coinvolgimento il testo di Bajani. Ho trovato una scrittura colta e profonda, espressione di un'autentica padronanza di contenuti, riflessioni e strumenti linguistici da parte dell'autore. Ne consiglio la lettura a chi vuole scendere negli stratificati abissi del proprio sè.
Ely (10/08/2025) - Voto: 5/5
Va letto nelle vesti di figlio Non subíto dal ruolo di genitore Il lato giusto è questo Perché se ci si riempie del ruolo genitoriale si accuserá il figlio di essere poco riconoscente, cattivo e duro Da figlio la lettura cambia Perché ci si chiede quale sia il limite e il compito di un figlio davanti a due genitori così distruttivi Riconosco gli strizzotti di pancia quando si è nei "paraggi della bomba" che non esploderá facendo rumore, ma resterà implosa facendone molto di più! Lasciare al proprio destino chi per dovere dovresti venerare, solo perché sai che nulla sarebbe sufficiente per cambiate le cose. E te lo.fai andare bene. E ti cerchi un posto tutto tuto per vedere se sei capace di fare di meglio. Le recensioni sono spesso negative ma ho sorprendentemente letto qualcosa in cui mi sono riconosciuta, senza tutti i dettagli del libro, ma ritrovando le sensazioni descritte.come qualcosa di già sentito dentro
And the Oscar goes to …. (08/08/2025) - Voto: 5/5
Piaciuto
Luca (08/08/2025) - Voto: 2/5
Un racconto breve triste, coraggioso, autobiografico (?) che descrive un rapporto familiare disfunzionale come ce ne sono milioni solo in Italia. La presenza di genitori anaffettivi come la madre del narratore non penso sia sufficiente per puntare il dito; le cause di questa in-affettività possono essere ben più complesse di quanto si pensi. Personalmente ho provate tanta tenerezza e compassione per la madre. Ben diversa la figura del padre patriarcale, egoista, meschino che scarica sulla moglie non solo violenza fisica ma psicologica. La lettura si ripercuote sullo stesso lettore che viene catapultato nel suo vissuto familiare passato, come figlio, e presente come genitore; la scrittura è poco lineare, troppo ricercata e quindi non mi ha entusiasmato per niente. Ad ogni modo assegnare lo Strega ad un libricino di 120 pagine lo trovo disarmante. Mah…