Platone. Una storia d'amore

Smart (01/11/2025) - Voto: 2/5
50 pagine e mi sono fermata. Non si teneva assieme. Non è un romanzo, non ne ha il passo anche se vorrebbe, e non è un saggio. Peccato mi avevano parlato Bene di Nucci e mi ero fidato della recensione della Marzano.
Agatocle (26/10/2025) - Voto: 2/5
Matteo Nucci è un bravo scrittore e un ottimo divulgatore. Ma questa volta perde il passo nel tentativo di costruire un romanzo su quello che è uno dei suoi riferimenti ideali. La prosa è altalenante con scivoloni inaccettabili come il biberon (sic) del piccolo Platone. Leggete tutto il resto che ha scritto ne vale la pena e speriamo gli vada meglio col prossimo libro, gli incidenti di percorso capitano a tutti, certo questo è un incedente con davvero tante pagine….
Alexius (14/10/2025) - Voto: 2/5
Progetto molto ambizioso - quello di restituire la relazione tra vita e opere di Platone - che però, malgrado lo sforzo dell'autore, non riesce a essere né romanzo, né poesia, né filosofia ma cinquecentoquarantasette pagine senz'anima di straripante logorrea infarcita con un'infinità di inutili dettagli (troppe estenuanti descrizioni di luoghi, troppi personaggi citati) spesso inessenziali alla narrazione - che ne risulta macchinosa -, che danno l'impressione di essere stati inseriti per sfoggio di erudizione, insieme a frequenti ricercate immagini poetiche che imbolsiscono lo stile appesantendo ulteriormente la lettura. La trama, francamente neomelodica: amori, umori, stati d'animo e aspettative di Platone, sullo sfondo della guerra del Peloponneso e della tirannide siracusana. Finito di leggere dopo oltre un mese, e piú per ostinazione che per gusto.
Alexius (12/10/2025) - Voto: 5/5
Progetto molto ambizioso - quello di restituire la relazione tra vita e opere di Platone - che però, malgrado lo sforzo dell'autore, non riesce a essere né romanzo, né poesia, né filosofia ma cinquecentoquarantasette pagine senz'anima di straripante logorrea infarcita con un'infinità di inutili dettagli (troppe estenuanti descrizioni di luoghi, troppi personaggi citati) spesso inessenziali alla narrazione - che ne risulta macchinosa -, che danno l'impressione di essere stati inseriti per sfoggio di erudizione, insieme a frequenti ricercate immagini poetiche che imbolsiscono lo stile appesantendo ulteriormente la lettura. La trama, francamente neomelodica: amori, umori, stati d'animo e aspettative di Platone, sullo sfondo della guerra del Peloponneso e della tirannide siracusana. Finito di leggere dopo oltre un mese, e piú per ostinazione che per gusto.