Ancient Mariner (24/01/2022) - Voto: 5/5

La scrittura scorre interessante mentre si snodano vicende che si intrecciano a Instabul. Armeni, turchi e curdi, tra sopressioni e rivoluzioni, alla ricerca di una strada nella vita. Un modo per immergersi in una realtà diversa e riconoscere che i bisogni e i sogni delle persone sono in fondo gli stessi in tutte le culture.

Lapo (04/05/2021) - Voto: 4/5

È importante al principio districarsi fra le varie linee narrative e le tante figure che si muovono, e rassegnarsi a ritornare a pagine precedenti per cercare di non perdere i fili che si dipartono per poi incrociarsi, con il racconto inizialmente in prima persona che in alcuni passaggi si trasforma in terza persona – e ci si mette pure una traduzione che in qualche punto non aiuta. Dopo molte pagine, inaspettatamente la narrazione prende a riecheggiare le atmosfere delle opere di Jorge Amado e assume un andamento cronologico e lineare nel quale si muovono i personaggi che tratteggiano la vita di un quartiere della metropoli turca al quale, pur essendo alcuni di essi lontani per varie ragioni, sono sentimentalmente legati. Il sigillo conclusivo è sognante.

Stefania (14/05/2020) - Voto: 4/5

Romanzo corale ambientato a Istanbul tra gli anni Ottanta e Duemila. Ho apprezzato tantissimo l'ambientazione, Pinar Selek mi ha fatto camminare per le strade di Yedikule tra le sue botteghe e profumi. Mi mancheranno moltissimo alcuni personaggi ai quali sono rimasta davvero affezionata. Unica nota negativa: certe vicende si potevano sviluppare meglio, anche complicarle leggermente, dando più spazio per far comprendere l'evoluzione dei personaggi. Lo consiglio comunque, è un buon romanzo scorrevole che fa senz'altro viaggiare.

Tiziana (11/05/2020) - Voto: 4/5

Il romanzo richiama l’atmosfera dei film di Ozpetek. Istanbul e i personaggi che la popolano si avvicendano e le loro storie si intrecciano anche nel tempo. Sono diversi i percorsi e le strade che si allontanano e poi tornano a incrociarsi. Microcosmi che si intersecano. Vividi e indimenticabili alcuni personaggi della vecchia Istanbul. Non è un libro che “prende” subito e neanche in modo “violento”. Non è uno di quei best-seller costruiti ad arte, però i tanti spunti di riflessione e alcuni personaggi lasciano senz’altro un’ottima impressione.

Paoletta (05/07/2019) - Voto: 2/5

E' un libro scorrevole, un po' malinconico, non mi ha convinto però.