Ciak: si uccide. Le indagini del commissario Berté

mikmia (11/05/2020) - Voto: 4/5
Partendo da subito con una scena cruenta, genere che non amo, non sapevo cosa aspettarmi..un'americanata? Invece no! Bel giallo, intrigante, che scorre bene, credibile e non banale.
Silvana (25/09/2019) - Voto: 5/5
Bel romanzo, trama piacevole e articolata, personaggi ben delineati. Martini non delude.
Rosanna (30/07/2019) - Voto: 5/5
Emilio Martini si conferma ancora una volta un ottimo scrittore, Storia scorrevole, avvincente e molto italiana. Gigi Bertè è verarmente un bel personaggio, con la compagnia della sua coscienza "bastarda" (concisa ed esplicita) mi cattura in ogni sua avventuira. Circondato da colleghi e presunti colpevoli ti sembra di vivere in mezzo a loro da spettatore. Consiglio di leggere in ordine cronologico le avventure del nostro commissario. Bravo Martini!! Ora devo aspettare ancora un anno per leggerti di nuovo?????
Fabio S. (06/07/2019) - Voto: 5/5
E' sempre un immenso piacere ritrovare il commissario Bertè, la sua coda e gli altri comprimari in un giallo che, assieme ai primi tre della serie, può essere considerato tra i migliori della saga. La morte, particolarmente cruenta, che dà inizio alle indagini catapulta il lettore subito nel vivo del racconto, con una serie di interrogatori e riflessioni che accendono tutte le pagine. Non ci sono punti morti, i pensieri di Bertè e della Bastarda fanno da intermezzo assieme ai dolci pensieri riservati ad una Marzia che è la metà perfetta del protagonista (dietro ogni grande uomo, c'è una grande donna; e viceversa). E così, se l'indagine, da un lato, porta allo scoperto segreti sepolti, dolori, tradimenti, amori e un passato doloroso, dall'altro ci mostra il lato umano e travolgente di Bertè, che è impegnato anche nella risoluzione di una scomparsa che fa da corollario. I racconti gialli di Bertè sono sostituiti da una storia noir narrata da un altro scrittore e, alla fine, senza acun attimo di pausa, l'indagine avvincente porta ad una conclusione, amara, in perfetto stile Emilio Martini. La prosa è scorrevole, introspettiva e mai noiosa o prolissa. Lettura piacevole sotto ogni aspetto. Libro da leggere dopo aver assaporato l'intera serie per non perderne ogni sfumatura. Consigliatissimo a tutti gli amanti di Emilio Martini e del commissario Bertè, qui in grande spolvero; sconsigliato a chi non ha letto tutta la saga in ordine cronologico e a chi cerca i gialli-mattone con indagini infinite.