Il giuramento

Gerico (29/08/2019) - Voto: 5/5
Una scrittura travolgente quella di Claudio Fava, figlio di Pippo Fava, intellettuale e giornalista ucciso dalla mafia nel 1984. Claudio Fava si è formato nella fucina della redazione I Siciliani, collaborando proprio con il padre, ereditando una genetica lessicale che lo fa essere un autore superbo. Il romanzo è ambientato nell'Italia degli anni Trenta, quando il regime fascista cercò di imporre il suo totalitarismo partendo dagli ambienti accademici, dove comunemente dovrebbero esserci liberi pensatori. Certamente lo era Mario Carrara, antropologo e medico legale torinese nel quale trova ispirazione il romanzo. Il professore si rifiuta di giurare fedeltà al regime e al Duce, mantiene integra la sua intellettualità perché sente di essere libero attraverso il sapere e quella dedizione ordinaria, scandita giorno per giorno. Nemmeno di fronte al corpo esanime di un suo ex corsista c'è la commozione scontata e banale imposta dalla morte. Il professore difende il suo rigore e impartisce la sua ultima lezione ai suoi allievi, ai carnefici del regime e alla morte stessa. La cornice storica è allietata dalle conversazioni di due vecchi amici: Alfredo Gualtieri e il docente universitario. Sono lo yin e lo yang di un romanzo strepitoso, dove ogni parola è una luce che frammenta il buio per restituisce dignità e memoria a chi coraggiosamente seppe dire NO.