Claudio (12/05/2024) - Voto: 1/5

Non ho mai dato una valutazione cosi bassa ad un autore e mi dispiace ma troppe sono le imprecisioni contenute in questo racconto; una su tutte, affermare che non ci fu connivenza di Stato con il terrorismo rosso! Assolutamente falso. E poi si è persa una grande occasione per fare qualche passo in più verso la verità su certi episodi di violenza politica; andava dedicata più attenzione alle armi usate per l'agguato di Acca Larentia: qualcuno, all'interno degli apparati dello Stato, ha armato ragazzi giovanissimi, appartenenti alla sinistra come alla destra estrema, perché voleva che nel Paese si creasse un certo clima. L'autore del libro affronta temi legati ad un periodo storico estremamente complesso, in modo del tutto superficiale e con molte, troppe imprecisioni, Dire che il terrorismo rosso è nato come risposta a quello nero vuol dire non conoscere la storia del nostro Paese; le organizzazioni terroristiche di sinistra volevano, nel loro delirio, portare a compimento in Italia quella rivoluzione delle classi sociali che il PCI, dopo la guerra partigiana, non aveva avuto il coraggio di portare avanti in quanto disciplinatamente subordinato alle logiche di divisione del Mondo in blocchi contrapposti, conseguenza degli accordi di Yalta.