Il morso della vipera

Elisa (15/08/2020) - Voto: 1/5
Ho amato Vani Sarca alla follia. Ho letteralmente divorato i libri precedenti. Proprio per questo ho comprato il nuovo libro....e sono delusa come non mai. Noioso. Prolisso. Scontato. Nessuna allegria o voglia di girare le pagine divorandole. Una caduta di stile incredibile dell'autrice. Mi spiace ma per ora resta uno zero assoluto e non comprerò certo i seguiti con mio dispiacere x l'autrice di Vani.
Bobby (07/08/2020) - Voto: 2/5
Premetto che da amante di Vani Sarca forse il mio giudizio è stato condizionato dalla bellezza della saga precedente. Però questo nuovo romanzo di Alice Basso non mi ha convinto. La fluidità di lettura è sempre il punto forte dell’autrice,ma il nuovo personaggio di Anita non mi ha per niente colpito: la fa passare sempre come una “tonta”,e questa cosa può risultare simpatica le prime volte,poi diventa quasi insopportabile. E anche lo stile e la struttura del romanzo sono identiche ai precedenti lavori,avrei apprezzato un cambio di rotta. Due stelle perché la Basso mi ha fatto davvero tanto divertire con Vani,altrimenti una stella sarebbe stata anche esagerata per questo romanzo.
Claudio Pigato (06/08/2020) - Voto: 5/5
Bellissimo romanzo, come era da aspettarsi da Alice Basso, che finora non ha mai deluso. Lo stile è inconfondibile, pur differenziandosi dai precedenti di Vani, caratterizzato da freschezza di termini e rispetto per la nostra lingua. Leggendo il libro sembra di vedere l'autrice che racconta la storia, con la sua grande simpatia e capacità di trascinare il lettore, con molti colpi di scena, come ci ha abituato accompagnati da intermezzi assai divertenti. Interessanti anche i riferimenti storici e architettonici, i cui riferimenti sono poi dettagliati nella conclusione. Punteggio pieno meritatissimo!
Roberto P. (30/07/2020) - Voto: 5/5
Anita è una ragazza bellissima e spiritosa,che decide di provare a lavorare come dattilografa in una rivista che pubblica racconti gialli americani tradotti.Lei, che di gialli non ne ha mai letto uno, si appassiona al genere, finché non si imbatte in un delitto vero. E inizia ad indagare... Una scrittura giovane,fresca e divertente. Una storia originale e anche molto interessante dal punto di vista storico. Adattissimo ad un pubblico femminile e piacevole anche per i maschietti. Bellissima anche la copertina. Consigliato!!
Titania (29/07/2020) - Voto: 3/5
Un romanzo banale, ambientato nel 1935 ma che di fatto esamina le vicende alla luce di una sensibilità contemporanea su questioni come l'operato del regime e la condizione della donna. A metà degli Anni Trenta, Mussolini era all'apice del consenso popolare, e francamente risulta poco credibile che la maggioranza dei personaggi sia fortemente critica nei confronti del governo. Come risulta poco credibile il principale personaggio maschile: il figlio di un mezzadro socialista che diventa un autore e traduttore famoso e uno degli intellettuali di punta del regime? Su... L'autrice fa poi ampio uso di alcuni artifici retorici irritanti: Anita che si riferisce a Satta Ascona come Satta Coso o Satta Comesichiama può far sorridere la prima volta (forse), ma viene ben presto a noia. Parimenti, alcuni paragoni improbabili o anacronistici: "se solo Anita sapesse che cos'è un radar/il Big Bang/chi è John Wayne ecc." Nel complesso, un romanzo che si fa leggere in fretta e non mi ha lasciato alcuna voglia di leggere l'inevitabile secondo episodio.