La piccola bottega di Parigi

Francesco (21/09/2018) - Voto: 5/5
Un'altro capolavoro di Cinzia Giorgio. Consiglio estremamente il suo modo di scrivere, riesce sempre a farti sentire protagonista della storia, ha un dono ed è quello di far vivere le sue storie. Alla fine ti ritrovi per gioire del finale ma a dispiacerti nel dover chiudere la storia e salutare i personaggi. I suoi libri esprimono insieme a una parte romanzata, una parte storica, un pezzo di vita reale, un pezzo di storia, l'amore per i libri e per la letteratura, cose che si fondano sulla radici, gli studi e la preparazione dell'autore. Roma, Napoli e Parigi sono lo scenario perfetto per questa vicenda un po' rocambolesca, romantica e dolorosa.
roby (21/09/2018) - Voto: 4/5
Una piccola bottega a Parigi, nel Marais, è l’eredità che nonna Anna ha lasciato alla sua unica nipote, Corinne Mistral, giovane avvocato romano che lavora presso il prestigioso studio legale della famiglia del fidanzato, col quale presto convolerà a nozze. La bottega, un tempo rinomato atelier di alta moda, versa in condizioni economiche disastrose e l’unica soluzione che si prospetta alla neo proprietaria è la vendita nel più breve tempo possibile. Tuttavia quando Corinne incontra Laura, la sarta a cui sua nonna lasciò in gestione il negozio, capisce che non può disfarsi dell’atelier, perché vorrebbe dire disfarsi non solo di un pezzo di anima della nonna (una donna che lei ora si rammarica di non aver trovato il tempo per stare di più insieme a lei e conoscerla), ma anche di un pezzo di storia. Sì perché attraverso il carteggio che Anna tenne con i suoi genitori nel 1955 quando si trovava a Parigi a lavorare come sarta, Corinne scopre che la nonna era stata allieva e amica niente meno che di Mademoiselle Coco Chanel! Per questo motivo, Corinne decide che le sorti del piccolo negozio dovranno essere ben diverse da quelle tanto auspicate dall’esecutore testamentario, un uomo che Corinne conosce purtroppo fin troppo bene, ma che nonna Anna ha voluto far ritornare nella vita di Corinne, con questo ultimo atto di volontà... L’eredità, il viaggio a Parigi, le lettere della nonna, le pagine del suo diario del liceo, fanno sì che questo romanzo non sia solo una semplice storia d’amore, ma anche e soprattutto la storia di una risalita. Il ponte che getta nella Storia raccontando di Coco Chanel, poi, lo rende particolarmente interessante. L’autrice è stata veramente brava a dosare sapientemente questi tre ingredienti senza eccedere nell’uno o nell’altro, senza essere troppo sdolcinata o erudita; la lettura risulta davvero piacevole, coinvolgente, mai banale o stucchevole: è un romanzo che si divora davvero in pochissimo tempo!
LilianaC (20/09/2018) - Voto: 4/5
La storia mi è piaciuta molto, la scrittura è scorrevole, corretta e coinvolgente e la narrazione in terza persona risulta una scelta vincente, soprattutto perché alternata con la prima persona che narra tramite le pagine di diario e le lettere. Inoltre il “cameo” di un personaggio famoso, non vi dico chi, rende tutto molto più interessante. Nonostante non abbia trovato la trama troppo originale, ho apprezzato molto le scelte di Corinne e anche il personaggio di Leo, che seppur in realtà io abbia disprezzato, è stato reso molto bene e l’ho trovato insolito rispetto alle figure maschili che si trovano nei romanzi. Spero di essermi spiegata bene….comunque il mio voto finale è 4,5/5. Ve lo consiglio sicuramente!
maurice81 (18/09/2018) - Voto: 4/5
Sublime, delicato, istruttivo e magistralmente scritto. Così Cinzia Giorgio si presenta ai suoi lettori con questo bellissimo romanzo sentimentale. L’autrice prende il lettore per mano e lo accompagna con singolari descrizioni per le vie parigine, amalgamandole con lievi note romane. La storia é frizzante e scorre che é un piacere; pagina dopo pagina il lettore si trova imbrigliato nella singolare storia di un amore adolescenziale che si contrappone a quello più maturo e durevole. Una lettura che difficilmente si abbandona!