Terra Alta

rigus68 (21/12/2021) - Voto: 4/5
Melchor Marin ispettore dei Mossos d’Escuadra in Terra Alta (zona interna della Catalogna ben lontana dalla vita vivace di Barcellona) è chiamato alla Gráficas Adell, dove è stato appena consumato un orrendo delitto: i due anziani proprietari sono stati non solo uccisi, ma anche barbaramente fatti a pezzi ed eviscerati con ferocia inaudita. Le indagini non sembrano portare da alcuna parte per cui il capo della squadra investigativa decide di archiviare il caso. Ci vorrà la tenacia e la costanza investigativa di Melchor per continuare segretamente la ricerca e venirne a capo. In capitoli alterni, apprendiamo anche la vita privata di Melchor fin dall’infanzia: figlio di prostituta, già dodicenne inizia a delinquere e passa anni dentro e fuori di prigione, finché, alla maturità, si redime, studia e decide di entrare in polizia. Anche perché vuole cercare gli assassini della madre, pure lei barbaramente uccisa (non ne verrà mai a capo). Il romanzo ha un ritmo incalzante, che non lascia respiro al lettore e una trama robusta e ben congegnata. Il racconto è anche impreziosito da due riferimenti quasi continui: il primo è Les Misérables, il famoso romanzo di Victor Hugo, ai cui personaggi Melchor s’ispira ripetutamente. Il secondo è il ricordo ricorrente delle furiose battaglie occorse durante la Guerra Civile Spagnola (1936-1939) quando le truppe fasciste di Mussolini cancellarono la democrazia nel paese in una feroce aggressione, preludio della Seconda Guerra Mondiale. Tra questi eventi spiccano i quattro sanguinosi mesi della battaglia dell’Ebro, che vide l’impiego di truppe neppur maggiorenni (la "quinta del biberon") e i memorabili scontri del “frente de Gandesa” (Si me quieres escribir / ya sabes mi paradero … primera línea de fuego). Il caso è brillantemente risolto 50 pagine prima della fine, allora perché continuare? C’è un “filo” messicano che pende dall’ordito e un deus ex-machina che porta a una seconda conclusione, come nelle tragedie greche (evitabile? Sì).
AndreA (01/09/2021) - Voto: 1/5
Diffidare sempre dalle fascette "Un grande thriller" e "Premio ..." Più che un romanzo sembra una bozza in attesa di essere sviluppata in tutto: trama, stile, suspense, profondità, ... Il forzatissimo inserimento de I Miserabili (perché??) è la ciliegina amara su una torta già di suo indigesta. Soldi buttati.
Marco (15/07/2021) - Voto: 3/5
Sinceramente le aspettative erano altre, libro "normale" che non mi ha entusiasmato.
Piero (06/07/2021) - Voto: 4/5
Romanzo intrigante ed appassionante anche se a tratti un pochino inverosimile, interessante la descrizione dei luoghi e la caratterizzazione dei personaggi. Prosa molto avvincente.Non raggiungiamo le vette dei più famosi giallisti, ma comunque rimane un libro consigliabile
Nadia (21/04/2021) - Voto: 1/5
Piuttosto deludente. La fissazione del protagonista per i Miserabili è veramente ridondante e ripetitiva, la parte del romanzo che tratta del suo mistero familiare rimane così, senza una chiusura e, per finire, secondo me la cosa più grave per un giallo/thriller, il colpevole viene inserito a 10 pagine dalla fine ed è un nuovo personaggio mai nominato fino ad allora. Impossibile da identificare.