I fratelli Ashkenazi

BRUNO BASSO (28/01/2009) - Voto: 5/5
IL LIBRO MI E' PIACIUTO TALMENTE CHE HO DECISO DI REGALARNE UNA COPIA: IMPOSSIBILE, E' SPARITO DAGLI SCAFFALI E DAI MAGAZZINI, DUNQUE SI PROVVEDA TOSTO ALLA SUA RISTAMPA.GRAZIE.
Andrea (09/04/2006) - Voto: 4/5
Bello, scritto (o meglio) tradotto con stile facile e leggero. Con l'unico difetto di non decidersi fra la saga di famiglia ed il romanzo storico popolare. Bello ma non bellissimo.
Mimo Ossini (14/07/2005) - Voto: 5/5
L'ho letto tutto d'un fiato. un libro meraviglioso, lo spaccato perfetto di un'europa ebraica che non esiste piu. ti appassioni da subito al personaggio principale anche se obiettivamente e' un uomo fallito dal punto di vista umano, un uomo cattivo, un commerciante senza scrupoli. davvero bellissimo, lo consiglio a tutti e sopratutto a chi e' appasionato di cultura ebraica.
Gianca (18/05/2005) - Voto: 5/5
Magistrale, un grande romanzo, oserei dire molto più profondo e bello dei Buddenbrock. Una perfetta storia sociale che Israel Singer affronta con il dovuto distacco che solo il grande scrittore possiede. Le relazioni sociali tra le varie classi e lo sviluppo storico che ne consegue viene descritto con molta precisione e, nello stesso tempo, con la necessaria scorrevolezza che rende la lettura molto piacevole. Impeccabile anche nella caretterizzazione dei personaggi. Il fratello Isaac, premio Nobel, forse non raggiunge questi livelli, del resto anche lui ha sempre ammesso di aver molto imparato e da imparare dall'opera del fratello, peccato che Israel sia morto prematuramente ed abbia prodotto poche opere. Un grande capolavoro!
ugo fiore (03/01/2005) - Voto: 5/5
Libro bellissimo. Si può leggere su più piani, sta al lettore scegliere quale privilegiare, ed è proprio questa la caratteristica dei grandi romanzi. Io ho privilegiato il piano personale. Simcha Meyer Askenazy è un personaggio straordinario, indimenticabile, grandioso in tutti i suoi atteggiamenti (positivi e negativi). Un libro che ti entra nella coscienza e che non si può dimenticare. Rispetto a 'La famiglia Moskat' scritto dal fratello Isaac è meno duro (la filosofia del libro di Isaac è durissima) in questo è più sfumata, lascia qualche barlume di speranza (barlume). Ho scoperto solo a 50 anni questi due grandi autori del '900, perchè da tante parti se ne è parlato così poco?