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I superstiti del Télémaque
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Vercovicium
(17/07/2021) -
Voto: 3/5
Merita sicuramente leggerlo, ma non l'ho trovato al livello degli altri Simenon letti finora.
gyro23
(07/07/2021) -
Voto: 5/5
L'ho trovato davvero un piccolissimo capolavoro, lo consiglio
Matteo
(11/01/2021) -
Voto: 5/5
Sempre una lettura valida. Interessantissimo.
cecilia
(18/12/2020) -
Voto: 3/5
Dopo aver letto parecchi romanzi di Simenon, forse si arriva a pretendere sempre e comunque un capolavoro. Ciò premesso, quest'ultimo romanzo edito da Adelphi non mi ha entusiasmato, soprattutto se paragonato ad altre opere degli anni Trenta. Non lo consiglierei dunque a chi si avvicina per la prima volta a Simenon.
luciano
(23/11/2020) -
Voto: 5/5
Un romanzo bellissimo. La scrittura di Simenon, come sempre, è essenziale ed estremamente evocativa: bastano poche parole per catalizzare nel lettore emozioni, sensazioni, immagini. Nella prima pagina l'autore ci dice che ha scritto questo romanzo, ambientato a Fècamp, una località di mare, mentre si trovava nel Tirolo, durante l'inverno: "Mi è bastato chiudere le persiane e, seduto accanto a una grossa stufa di maiolica, scrivere 'I superstiti di Tèlémaque'. Subito mi hanno raggiunto in Tirolo l'odore delle aringhe, gli equipaggi di marinai normanni e quella città, placida o animata a seconda delle maree, costantemente annerita dalla pioggia. Intanto a pochi metri da me forse la gente sciava...". Il personaggio centrale è Charles, una sorte di antieroe, la cui psicologia viene descritta in modo ammirabile da Simenon.
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