Ah l'amore l'amore

Docal75 (06/07/2021) - Voto: 5/5
Il solito Rocco...burbero ma sempre con la battuta pronta! Lettura piacevole e divertente.
Gabriele (06/07/2021) - Voto: 5/5
Sempre più appassionante, sempre più teso e sofferto nella caratterizzazione dei personaggi: Rocco Schiavone in primis, ma in questo caso tanto spazio è offerto alle vicende di chi accompagna il vicequestore nel suo quotidiano. Come accade spesso nei grandi gialli italiani degli ultimi decenni (Camilleri in primis) la storia scorre, convince, ma rappresenta un palcoscenico, uno sfondo, davanti al quale le vicende personali la fanno da padrone.
PaoloU (06/07/2021) - Voto: 3/5
Sono gli ultimi giorni del 2013; degente in ospedale, Schiavone si trova costretto a seguire l’indagine a distanza, la vittima ha perso la vita durante un intervento chirurgico eseguito nello stesso ospedale in cui è ricoverato. La novità del romanzo è quindi proprio l’ambientazione scelta dall’autore, che fa emergere ancora una volta la capacità di Manzini di alternare ilarità e situazioni dolenti nello svolgimento della trama. Riguardo alla squadra della questura, una parte importante nella storia ha la complicata situazione di Antonio Scipioni, con “le sue tre fidanzate ignare ognuna della presenza dell’altra”.
kaw (06/07/2021) - Voto: 4/5
Libro interessante, consiglio
Denis (06/07/2021) - Voto: 5/5
Con "ah l'amore, l'amore" torna Rocco Schiavone, eclettico eroe nato dalla penna di Manzini. Si parte dalla sparatoria sul piazzale della ditta Roversi che lo aveva ferito gravemente e che lo porta pertanto ad una lunga permanenza ospedaliera dopo una delicata operazione. Tutto ciò non impedisce a Schiavone di risolvere un caso che si può definire di malasanità. la trama è solida e ben orchestrata e l'autore ci porta a riflettere su quello che è oggi la dimensione ospedaliera sempre più ridotta ad una gestione amministrativa di un'azienda più che ad un luogo dove ci si dovrebbe prendere cura delle persone. L'autore si interroga e ci fa riflettere sui valori umani, sui principi e sul danaro che spesso è una costante fortissima che può portare a compiere gesti di dubbia moralità. Un libro piacevole, scorrevole che mi ha conquistato.