Pasqualina Pezzola la montesanta. Una leggenda del Novecento
 Pasqualina Pezzola la montesanta. Una leggenda del Novecento
Titolo Pasqualina Pezzola la montesanta. Una leggenda del Novecento
Autore Stefano Petracci, Isidoro Sparnanzoni
Prezzo€ 2,99
EditoreAffinità Elettive Edizioni
LinguaTesto in it
FormatoAdobe DRM

Descrizione
“Fin da giovane, Pasqualina aveva cominciato ad accorgersi di riuscire a penetrare con la mente e con il cuore nei corpi degli esseri umani e di poter osservare quali organi funzionavano bene e quali altri erano ammalati. Per queste sue osservazioni diciamo cliniche cadeva in trance (ma attenzione: lei era analfabeta, non sapeva nulla di anatomia né di patologia) e riusciva a compiere autentici viaggi immaginari verso città, vie e case anche molto lontane, e, in quel misterioso stato di dormiveglia, sapeva descrivere esattamente luoghi e persone. Nel giro di pochi decenni la sua fama si sparse in tutta Italia e anche all’estero... Cominciarono a ricorrere a lei anche i medici, dapprima quelli locali, poi anche professori universitari, i luminari della scienza medica, compreso il grande endocrinologo Nicola Pende, candidato al premio Nobel per la medicina. Un altro candidato al Nobel, lo scrittore Dino Buzzati, nel libro “I misteri d’Italia”, la definì “il fenomeno paranormale per eccellenza, un fenomeno eccezionale ed esclusivo”. Le testimonianze anche autorevoli delle sue straordinarie capacità sono centinaia, migliaia. A lei si rivolsero personaggi come il Re Faruk, il regista Fellini, e perfino, ma per interposta persona, Papa Giovanni XXIII. Ma è inutile fare l’elenco, che è davvero infinito... Chi voleva avere una diagnosi precisa e tempestiva andava da lei. Soldi? Non ne chiedeva. Accettava solo offerte, ma facendo capire che si sarebbe accontentata solo di una grazie. A volte, quando le capitava qualcuno a corto di denaro, era lei, addirittura, ad aiutarlo con qualche carta da mille. Nella sua grande onestà non prescrisse mai dei farmaci. Non si vantò mai di poter guarire. Non si sostituì mai alle pratiche e ai dettami della medicina ufficiale... Dunque la vita, dunque la coscienza, dunque l’umiltà. Basta guardare nelle foto del libro la sua bellissima faccia da contadina marchigiana: pulita, leale, soccorrevole, intelligente. Anche da questi atteggiamenti appare chiaro che la prova provata della reale esistenza del mistero di Pasqualina sta certamente nei fatti ma soprattutto nella sua vita, che è stata davvero dedicata, sempre e senza esitazione, al bene del prossimo. E non basta questo, specialmente nella società attuale, a dire che Pasqualina è stata un grande e straordinario mistero?”. Dalla Prefazione di Giulio Silenzi